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CERTIFICAZIONE ENERGETICA: E’ SEMPRE DOVUTA NELLE VENDITE E LOCAZIONI

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CERTIFICAZIONE ENERGETICA: E’ SEMPRE DOVUTA NELLE VENDITE E LOCAZIONI

Il  decreto 192/2005 e successivamente il Dlgs 311/2006, prevedevano l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica (ACE) ai trasferimenti a titolo oneroso e in caso di locazione di immobili,  e la conseguente nullità del contratto in mancanza del documento sopracitato, conformemente a quanto previsto dalla Direttiva 2002/91 CE.  Con il Dlgs 28/2011 viene fatto un passo indietro: si stabilisce che nei contratti sia sufficiente inserire una clausola con la quale l’acquirente, in caso di vendita, dà atto di aver ricevuto le informazioni in ordine alla certificazione energetica e, per le locazioni, riduce tale obbligo solo agli immobili già precedentemente dotati di ACE.

CASE, RURALITA' EXTRALARGE IL RICONOSCIMENTO PRESCINDE DAL CLASSAMENTO

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CASE, RURALITA’EXTRALARGE

IL RICONOSCIMENTO PRESCINDE DAL CLASSAMENTO

La ruralità delle abitazioni e degli immobili strumentali può essere riconosciuta indipendentemente dalla categoria catastale di appartenenza. Con queste interessanti conclusioni in tema di Ici, la nona sezione della Commissione regionale del Lazio, nella sentenza n. 125/9/2013 depositata in segreteria il 15 maggio scorso, ritiene di poter ampliare la platea delle case rurali, escludendo unicamente le unità immobiliari appartenenti alle categorie (di lusso) A/1 e a/8. (Italia Oggi 23.05.2013).

                                                                       LA CONFEDILIZIA

SE I CLIENTI SONO RUMOROSI PAGA IL TITOLARE DEL BAR

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SE I CLIENTI SONO RUMOROSI PAGA IL TITOLARE DEL BAR

Se i clienti sono rumorosi, il titolare del bar ne paga le conseguenze se nell’ambito dell’ordinaria gestione dell’attività non impedisce che gli avventori del locale provochino eccessivo rumore, tale da procurare disturbo alle ordinarie occupazioni ed al riposo degli abitanti degli immobili siti nei pressi del bar stesso. (Corte di Cassazione, sez. I penale, sentenza n.20207/13, Italia Oggi del 17/05/2013).

                                                           LA CONFEDILIZIA

ACCONTO IMU: LA SOSPENSIONE E' CONFERMATA

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Il provvedimento sulla sospensione dell'Imu è andato a buon fine; il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 17/05/2013 è stato firmato dal Presidente della Repubblica ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21.05.2013.

Le disposizioni che prevedono la sospensione del pagamento della prima rata dell'Imu (prevista per il 17/06/2013) per abitazione principale e relative pertinenze sono entrate in vigore il 22/05/2013.

                                                                 LA CONFEDILIZIA

 

REGIONE E CASE SFITTE

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CONFEDILIZIA E CONFINDUSTRIA

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Mi riferisco alla "uscita" del Presidente di Confindustria Squinzi su "La Nazione" e alla sua affermazione:"E' assolutamente più importante intervenire sulla tassazione del lavoro che sulla casa..."; è una «battaglia» di retroguardia quella di farsi la guerra fra categorie. Se si vuole la crescita bisogna partire dal concetto che essa può derivare solo da uno sforzo comune e dal riconoscimento del ruolo che ogni operatore svolge, senza strumentalizzare a proprio vantaggio un’alternativa fra lavoro e immobiliare che non esiste nel modo più assoluto, specialmente se si considera che quello dell’edilizia è il settore che muove certamente più indotto di ogni altro. La crescita richiede poi, in special modo, fiducia, come l’esperienza di Einaudi nell’ultimo dopoguerra dimostra, e l’abolizione dell’Imu è il solo provvedimento che avrebbe un effetto psicologico moltiplicatore senza pari. Al proposito, si consideri solo che la Confedilizia calcola che vi siano in Italia 700/800 mila unità immobiliari che non possono essere riattate, e restano quindi inutilizzate, per mancanza di fondi da parte della proprietà.

DICHIARAZIONE IMU

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DICHIARAZIONE IMU

Imu Seconda Chance per l’invio della dichiarazione:

Il D.L. 35/2013 “decreto pagamenti” ha stabilito che chi avesse omesso l’invio della dichiarazione Imu presso il comune in cui è situato l’immobile, può farlo entro il 30/06/2013 senza l’aggravio di sanzioni. Ricordiamo brevemente i casi in cui deve essere presentata la dichiarazione:

  • Quando sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni ICI già presentate;
  • Quando si sono verificate variazioni che non sono conoscibili dal Comune (e quindi il Comune non è comunque in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria);
  • Quando il contribuente non ha richiesto gli aggiornamenti della banca dati catastale;
  • Quando gli immobili godono di riduzioni dell’imposta

                                                                                  LA CONFEDILIZIA

MESSAGGIO CONFEDILIZIA

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PROPOSTE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON. ENRICO LETTA

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Gent.mo ON. DOTT. ENRICO LETTA

CASE INAGIBILI ESENTI DALL'IRPEF

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CASE INAGIBILI ESENTI DALL’IRPEF

I contribuenti non sono tenuti a pagare l’Irpef sui fabbricati inagibili, poiché questi immobili non sono esenti dall’Imu. I titolari di fabbricati inagibili o inabitabili, infatti, pagano l’imposta in misura ridotta. Quindi, non sono soggetti al pagamento delle imposte sui redditi. Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate con la circolare 5E/2013.

Secondo l’Agenzia, per gli immobili inagibili per i quali siano rispettate tutte le prescrizioni contenute nell’articolo 13, comma 3, lett. b) del decreto “salva Italia” (201/2011), è dovuta solamente l’Imu. Per questi fabbricati l’Imu è dovuta in misura ridotta, in quanto la base imponibile è pari al 50 per cento. Dunque, non possono essere considerati esenti e, per l’effetto, “opera l’effetto di sostituzione dell’Irpef”.

                        LA CONFEDILIZIA

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