GOVERNO, CONFEDILIZIA: PER LE CASE AFFITTATE OCCORRE TORNARE ALL'IMU ORIGINARIA

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Per le case affittate, occorre tornare sollecitamente all’IMU originaria, che prevedeva per questi immobili il dimezzamento per legge dell’aliquota stabilita in sede nazionale. E’ l’unico modo per salvare dall’estinzione l’affitto e deve interessare le unità immobiliari da chiunque locate, persone fisiche o persone giuridiche che siano. Il programma del Pd per un futuro Governo prevede la «redistribuzione dell’Imu», ma questa «redistribuzione» configurerebbe pur sempre un aumento dell’imposta in questione per gli immobili di una gran parte della proprietà diffusa, che è l’unica che assicura ancora la sopravvivenza dell’affitto, nonostante le gravi penalizzazioni ad esso da ultimo inflitte, concorrendo in modo determinante all’attenuazione dell’emergenza abitativa. L’aumento dell’Imu per immobili affittati sarebbe un segnale pericolosissimo, in un momento emergenziale sotto tutti i punti di vista e, in particolare, per il settore immobiliare, settore trainante e imprescindibile per una ripresa.

                                                                                                                    LA CONFEDILIZIA

IVA AL 10 PER CENTO PER CONTROLLI IMPIANTI RISCALDAMENTO

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Con risoluzione n. 15/E del 04.03.2013, l’Agenzia delle entrate rileva che la revisione periodica obbligatoria degli impianti di riscaldamento, “condominiali o ad uso esclusivo”, installati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata, ed il controllo delle emissioni degli stessi, in quanto riconducibili nell’alveo degli interventi di manutenzione ordinaria, costituiscono prestazioni di servizi soggette ad Iva con aliquota del 10 per cento. Tale agevolazione non è applicabile ai contratti aventi ad oggetto, oltre alla manutenzione ordinaria, anche prestazioni ulteriori (ad esempio, la copertura assicurativa della responsabilità civile verso terzi) per le quali non sia indicato un corrispettivo distinto.

La risoluzione precisa altresì le modalità con le quali i soggetti che effettuano i controlli in questione potranno chiedere il rimborso dell’Iva addebitata agli utenti in misura eccedente il 10 per cento, a condizione che dimostrino “l’effettiva restituzione del tributo agli utenti e nel limite della somma effettivamente restituita a questi ultimi”

TROPPE TASSE: AGIRE IN FRETTA

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TARES

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È entrata in vigore dal 1° gennaio 2013 la nuova imposta sui rifiuti, chiamata TARES.

In via transitoria, per il 2013 i contribuenti pagheranno un acconto dell’imposta, che sarà calcolato in base a quanto pagato nel 2012 a titolo di Tia1 o Tia 2 o Tarsu. Le tariffe della nuova imposta, infatti, non sono ancora state decise da tutti i comuni e solo quando verranno fissate si potrà versare il conguaglio dell’acconto versato.

Per il 2013 la prima rata di pagamento, è stata posticipata da gennaio ad aprile dalla finanziaria 2013.

Gli aspetti generali della norma, saranno definiti dai regolamenti comunali, che potranno prevedere in base ai propri bilanci, riduzioni variabili o addirittura esenzioni a seconda della tipologia dell’immobile o dell’occupante. La riduzione, comunque non potrà superare il 30% del tributo dovuto(art. 14 dl. 201/2011).

CASA, REQUISITI PER UNO MA BENEFICI FISCALI PER DUE

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CASA, REQUISITI PER UNO MA BENEFICI FISCALI PER DUE

 

In caso di comunione legale dei beni, i benefici fiscali connessi con l’acquisto della prima casa spettano anche se solamente uno dei due coniugi è in possesso dei requisiti per fruirne, ed è indipendente che tale coniuge abbia partecipato o meno all’atto di acquisto come contraente. Sono le conclusioni che si leggono nella sentenza 597/14/12 della Ctr di Roma. (Italia Oggi 07.02.2013)

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